Mollo Tutto E Apro Un Chiringuito [HD] (2021)
LINK >>>>> https://bltlly.com/2tE7NI
Mollo tutto e apro un Chiringuito, film diretto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi, racconta la storia del Signor Imbruttito (Germano Lanzoni), un dirigente milanese di una multinazionale, che conduce una vita dai ritmi concitati, dedita soprattutto ai soldi e alle donne. Questa frenetica e al tempo stesso, per lui, appagante esistenza inizia a incrinarsi, quando l'imprenditore Brusini (Paolo Calabresi), che amministra un vero impero del business, manda all'aria l'affare più importante di Imbruttito con una motivazione insensata. È così che per la prima volta in vita sua il dirigente fallisce nella sua missione di portare a casa un buon affare e questa sua sconfitta lo fa cadere in depressione.A risvegliare Imbruttito da questo suo malessere e torpore post fallimento, ci pensa Brera (Alessandro Betti), un suo vecchio amico, che gli fa una proposta per mettere su un nuovo business: comprare un chiringuito in Sardegna e cambiare totalmente lavoro. Nonostante il figlio Nano (Leonardo Uslengo) e la moglie Laura (Laura Locatelli) non approvino, l'Imbruttito decide di seguire il consiglio di Brera e imbarcarsi, in tutti i sensi, alla volta della Sardegna con il fedele stagista di sempre Giargiana (Valerio Airò).Arrivati sull'isola, Imbruttito e il suo factotum scoprono che, sebbene il posto sia incantevole, il locale è sito in una zona molto remota e poco frequentata. L'unica comunità nei pressi del chiringuito è Garroneddu, un paesino abitato in stragrande maggioranza da pastori molto tradizionalisti, che non vedono di buon occhio le novità nella loro zona. Il Signor Imbruttito riuscirà a far nascere un nuovo business nella remota area e a superare le ostilità dei sardi del luogo?
Mollo tutto e apro un chiringuito è un film del 2021 diretto dal collettivo Il Terzo Segreto di Satira, direttamente tratto dagli spezzoni comici pubblicati sul canale YouTube Il Milanese Imbruttito, che raccontano le avventure di un piccolo imprenditore milanese purosangue dal carattere scherzosamente "bauscia" e dei personaggi che gli orbitano attorno.
Il signor Imbruttito, rampante manager di Milano, perde un importante affare con Aldo Brusini, un imprenditore visionario e fortemente ambientalista, che si rifiuta di lavorare con lui dopo averlo visto utilizzare delle bottiglie d'acqua in plastica. Caduto in una profonda depressione, comincia ad alienarsi dalla routine quotidiana in cui aveva vissuto fino a quel momento, frenetica e dedita ai soldi ed al successo, finché viene convinto dal suo amico "Brera" a cambiare vita e ad acquistare un chiringuito su una spiaggia di Garroneddu, una località della Sardegna, per 350 mila euro; diventa quindi realtà una frase che l'Imbruttito è sempre stato solito dire in modo scherzoso nei propri momenti di sconforto, ovvero "Mollo tutto e apro un chiringuito" (che dà il titolo al film). Si tratta però di una colossale fregatura, in quanto il chiosco esiste e Garroneddu è un autentico paradiso naturale, ma è completamente privo di turismo per scelta degli abitanti, una comunità di allevatori e artigiani fortemente ostili ad ogni novità e ad ogni forma di sfruttamento del territorio, che si sono sempre difesi da soli di fronte a ciò. Il protagonista, dopo che la popolazione locale gli ha fatto capire di non gradire la sua presenza in un modo decisamente brutale, capisce di dover cambiare approccio e si adopera per evitare che il piccolo paese sardo finisca abbandonato, aiutato dalla moglie, dal figlio, il "Nano", che gli assomiglia in tutto e per tutto nei modi pragmatici e organizzativi, e dal suo collega ed eterno stagista, il "Giargiana" (termine con cui l'Imbruttito indica chi risiede al di fuori del centro cittadino di Milano), organizzando un evento chiamato "Fuori Pastore" (ispirato al Fuori Salone di Milano) per far conoscere il luogo e le sue tradizioni a numerosi milanesi altolocati, tra cui Brusini, reclutati in Costa Smeralda. Nel pieno del successo del Fuori Pastore, l'Imbruttito incontra nuovamente Brera, che gli propone, a fronte di un compenso di ben 500 mila euro, di diventare il CEO di una società intenzionata ad applicare il metodo usato a Garroneddu in altri paradisi paesaggistici nel mondo, cioè organizzare un evento per promuovere il mondo locale per poi costruire e speculare sul territorio. Il protagonista inizialmente accetta, ma subito dopo se ne pente e, quando i nuovi amici sardi si accorgono di quanto accaduto ed iniziano ad accusarlo infuriati di averli traditi, ribalta la situazione grazie al Nano. Quest'ultimo, con l'aiuto di Brusini, riesce infatti a far istituire dal Ministero dell'ambiente un'area naturale protetta a Garroneddu, in modo che nessuno possa più tentarvi speculazioni. Una volta risolta la situazione in Sardegna, l'Imbruttito torna con la famiglia a Milano e riprende la sua attività imprenditoriale, in cui ha ritrovato fiducia grazie all'esperienza vissuta.
Ogni mattina, in Africa, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre per sopravvivere. Ogni mattina, a Milano, un Imbruttito si sveglia e sa che dovrà correre per fatturare. La recensione di Mollo tutto e apro un chiringuito, il film ideato in collaborazione con gli autori de Il Milanese Imbruttito, in uscita al cinemasi il 7 dicembre, inizia da qui per farvi capire subito il mood della storia. Il film è infatti la trasposizione in lungometraggio delle storie de Il Milanese Imbruttito, fenomeno social, nato con una semplice pagina Facebook, che da anni racconta con ironia le storie dei milanesi e della loro natura di workaholic, giocando in modo intelligente con i luoghi comuni. La storia che racconta il film è un classico racconto di fuga dalla città e dalla responsabilità, e di rinascita in un altrove in grado di insegnare qualcosa. Mollo tutto e apro un chiringuito è un film da studiare con attenzione, perché è segnale di un fenomeno piuttosto in voga, il "salto" dai social verso il cinema. Come tutti i prodotti di questo tipo non ha il respiro del cinema vero e proprio, è piuttosto lineare, anche se ben girato e, a suo modo, divertente.
Il Signor Imbruttito (Germano Lanzoni) vive la sua vita di sempre a Milano, fatta di affari, aperitivi e ristoranti costosi. Arriva un giorno speciale, quello di un affare con Brusini (Paolo Calabresi), un famoso imprenditore. Che, a un certo punto, fa saltare tutto perché Imbruttito gli offre dell'acqua in bottigliette di plastica, e lui è ecologista. Decide così di lasciare il lavoro e di prendere un chiringuito in Sardegna. L'affare sembra di quelli ghiotti. Ma, arrivato a destinazione, capisce che in quel paesino della Sardegna non c'è niente, solo pecore e pastori, e in quella spiaggia non arriva nessuno. Imbruttito troverà però il modo di far prendere vita a quel luogo, imparando anche molte cose dalle persone che lo abitano.
Mollo tutto e apro un chiringuito, come detto, è una storia che nasce sui social e arriva al cinema. Da un lato è naturale che il pubblico a cui si rivolge siano i follower della pagina. Ma il mondo dell'Imbruttito, in qualche modo, è in parte anche quello di certo nostro cinema del recente passato. In quella parlata milanese, in quel mood tutto soldi e lavoro, in quei modi spicci ci sembra di trovare tanto del "Dogui", lo storico "cumenda" interpretato dall'amatissimo Guido Nicheli in film come Vacanze di Natale e in serie tv come I ragazzi della Terza C. Ma, in quei "taac", tipicamente milanesi ci troviamo anche, molto velatamente, qualcosa del Renato Pozzetto de Il ragazzo di campagna.
Ma Mollo tutto e apro un Chiringuito è un altro tassello di un fenomeno ormai in atto da un po', la tendenza di tanti personaggi nati sui social media a passare al cinema. In questo senso, il Milanese Imbruttito arriva dopo casi come quelli di Rovazzi e dei Me contro Te, rispetto ai quali, dobbiamo dirlo, va meglio. Rispetto ai Me contro Te, ma non servirebbe nemmeno parlarne, c'è tutto un altro lavoro su location, costumi, e soprattutto sceneggiatura. Non è detto che il passaggio dai social media al formato lungometraggio sia per forza un male, ma va chiaramente pensato per quello che è: un'estensione su grande schermo e sulla lunga distanza di qualcosa che vive su schermi più piccoli e distanze brevi. L'Imbruttito direbbe che è new business, che serve per fatturare... E ci sta. Ma dobbiamo ricordarci comunque che è qualcosa che viene pensato per essere proiettato in un luogo come il cinema, ma non è necessariamente, o completamente, cinema.
Nella recensione di Mollo tutto e apro un chiringuito vi abbiamo parlato di un film da studiare con attenzione, perché è il segnale di un fenomeno piuttosto in voga, il "salto" dai social verso il cinema. Come tutti i prodotti di questo tipo non ha il respiro del cinema vero e proprio, è piuttosto lineare, anche se ben girato e, a suo modo, divertente. 781b155fdc